Regola 5 - L'arbitro
L’Autorità dell’arbitro
Ogni gara si disputa sotto il controllo de l’arbitro, al quale è conferita tutta l’autorità necessaria per far osservare le Regole del Gioco nell’ambito della gara che è chiamato a dirigere.
Le decisioni dell’arbitro
Le decisioni saranno assunte dall’arbitro al meglio delle sue possibilità in conformità con le Regole del Gioco e lo “spirito del gioco” e saranno basate sul giudizio dell’arbitro, che ha la discrezionalità di assumere azioni appropriate nel quadro delle Regole del Gioco.
Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco, compreso se una rete è stata segnata o no e il risultato della gara, sono inappellabili. Le decisioni dell’arbitro e di tutti gli altri ufficiali di gara devono essere sempre rispettate.
L’arbitro non può cambiare una decisione relativa ad una ripresa di gioco, se si rende conto che è errata o su indicazione di un altro ufficiale di gara, qualora il gioco sia stato ripreso o abbia segnalato la fine del primo o del secondo periodo (inclusi i supplementari) e lasciato il terreno di gioco o qualora la gara sia sospesa definitivamente. Tuttavia, se alla fine del periodo di gioco, l’arbitro lascia il terreno di gioco per andare nell’area di revisione o per istruire i calciatori a ritornare sul terreno di gioco, ciò non impedisce che una decisione possa essere cambiata per un episodio accaduto prima della fine del periodo.
Fatto salvo quanto descritto nella Regola 12 punto 3 e nel protocollo VAR, un provvedimento disciplinare può essere assunto dopo che il gioco è ripreso soltanto se un altro ufficiale di gara ha rilevato l’infrazione e ha tentato di comunicarla all’arbitro prima che il gioco fosse ripreso; in tali casi, però, non si esegue la ripresa di gioco relativa al provvedimento.
Se un arbitro è temporaneamente impossibilitato a svolgere la propria funzione, il gioco può continuare sotto il controllo degli altri ufficiali di gara fino a quando il pallone non sarà più in gioco.
POTERI E DOVERI
L’arbitro:
- fa osservare le Regole del Gioco
- dirige la gara in collaborazione con gli altri ufficiali di gara
- funge da cronometrista, prende nota degli episodi accaduti nel corso della gara e relaziona le autorità competenti con un rapporto contenente le informazioni relative ai provvedimenti disciplinari adottati e a tutti gli altri episodi accaduti prima, durante e dopo la gara
- soprintende e/o indica la ripresa di gioco (a seguito di un’interruzione)
VANTAGGIO
- consente che il gioco prosegua quando un’infrazione viene commessa e la squadra avversaria del colpevole trarrà beneficio dal vantaggio e sanziona l’infrazione se il vantaggio previsto non si concretizza nell’immediatezza o entro pochi secondi
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
- punisce l’infrazione più grave in termini di provvedimento disciplinare, ripresa del gioco, gravità fisica e impatto tattico, quando più infrazioni si verificano contemporaneamente
- adotta provvedimenti disciplinari nei confronti dei calciatori colpevoli di infrazioni passibili di ammonizione e di espulsione
- ha l’autorità di adottare provvedimenti disciplinari dal momento in cui entra sul terreno di gioco per il sopralluogo pre-gara fino al momento in cui lo abbandona dopo la fine della gara (inclusi i tiri di rigore). Se, prima di entrare sul terreno di gioco all’inizio della gara, un calciatore commette un’infrazione da espulsione, l’arbitro ha l’autorità di inibire al calciatore di prendere parte alla gara (vedi Regola 3, punto 6); l’arbitro riporterà ogni altra scorrettezza (nel proprio rapporto di gara)
- ha il potere di mostrare cartellini gialli o rossi e, se il regolamento della competizione lo prevede, espellere temporaneamente un calciatore, dal momento in cui entra sul terreno di gioco all’inizio della gara fino a dopo che la gara è terminata, compreso durante l’intervallo, i tempi supplementari e i tiri di rigore
- adotta provvedimenti nei confronti dei dirigenti che non tengono un comportamento responsabile e li richiama ufficialmente o mostra loro un cartellino giallo per ammonirli o un cartellino rosso per espellerli dal recinto di gioco; se il colpevole non può essere individuato, il primo allenatore presente nell’area tecnica riceverà il provvedimento. Un membro dello staff medico che commette un’infrazione passibile di espulsione può rimanere, se la squadra non ha altro personale medico disponibile, e intervenire se un calciatore necessita di cure
- interviene su indicazione degli altri ufficiali di gara per quanto concerne episodi non direttamente visti
CALCIATORI INFORTUNATI
- lascia proseguire il gioco fino alla prima interruzione se un calciatore è solo lievemente infortunato
- interrompe il gioco se un calciatore è gravemente infortunato e garantisce che esca dal terreno di gioco. Un calciatore non può ricevere cure sul terreno di gioco e può ritornare sul terreno di gioco soltanto dopo che la gara è ripresa; se il pallone è in gioco, deve rientrare da una linea laterale ma se il pallone non è in gioco, può rientrare da qualsiasi linea perimetrale. Eccezioni all’obbligo di uscire dal terreno di gioco sono ammesse soltanto quando:
- è infortunato un portiere
- un portiere e un calciatore si scontrano e si rendono necessarie cure immediate
- calciatori della stessa squadra si scontrano e si rendono necessarie cure immediate
- si verifica un infortunio grave
- un calciatore si infortuna a seguito di un’infrazione con contatto fisico per la quale l’avversario viene ammonito o espulso (ad esempio: contrasto imprudente o grave fallo di gioco), se l’accertamento / le cure vengono completate
rapidamente - è stato assegnato un calcio di rigore e il calciatore infortunato è l’incaricato del tiro
- garantisce che ogni calciatore che sanguina esca dal terreno di gioco. Il calciatore potrà rientrare soltanto dopo aver ricevuto un segnale dall’arbitro, che dovrà essere sicuro che la perdita di sangue sia stata arrestata e che l’equipaggiamento non sia macchiato di sangue
- se l’arbitro ha autorizzato i sanitari e/o i barellieri ad entrare sul terreno di gioco, il calciatore deve uscire dal terreno di gioco in barella oppure a piedi; se un calciatore si rifiuta, deve essere ammonito per comportamento antisportivo
- se l’arbitro ha deciso di ammonire o espellere un calciatore infortunato, che deve uscire dal terreno di gioco per ricevere le cure mediche, dovrà mostrargli il cartellino prima che esca dal terreno di gioco
- se il gioco non è stato interrotto per un’altra ragione o se l’infortunio subito dal calciatore non è stato provocato da un’infrazione delle Regole del Gioco, l’arbitro riprenderà il gioco con una propria rimessa
INTERFERENZA ESTERNA
- interrompe, sospende temporaneamente o definitivamente la gara per qualsiasi infrazione alle Regole o a causa di un’interferenza esterna, ad esempio se:
- l’illuminazione artificiale risulta inadeguata
- un oggetto lanciato da uno spettatore colpisce uno degli ufficiali di gara o un calciatore o un dirigente; l’arbitro può consentire che la gara prosegua, interromperla, sospenderla temporaneamente o definitivamente secondo la
gravità dell’episodio - uno spettatore emette un fischio che interferisce col gioco; l’arbitro
- interromperà il gioco e lo riprenderà con una propria rimessa
- un secondo pallone, un altro oggetto o un animale entrano sul terreno di gioco durante la gara; l’arbitro deve:
- interrompere il gioco (e riprenderlo con una propria rimessa) soltanto se l’elemento esterno interferisce con il gioco, tranne che il pallone stia entrando in porta e l’interferenza non impedisca ad un difendente di giocare il pallone, la rete sarà convalidata se il pallone entra in porta (anche se c’è contatto con il pallone) a meno che l’interferenza non sia stata causata dalla squadra attaccante
- lasciare proseguire il gioco se l’elemento esterno non interferisce con il gioco e farlo rimuovere prima possibile
- non consente che persone non autorizzate entrino sul terreno di gioco
VIDEO ASSISTANT REFEREE (VAR)
L’utilizzo dei VAR è consentito solo se l’organizzatore della gara / competizione ha soddisfatto interamente i requisiti del “Programma di assistenza e approvazione per l’implementazione del VAR” (IAAP) stabiliti nei documenti dell’IAAP della FIFA e ha ricevuto l’autorizzazione scritta dalla FIFA.
L’arbitro può essere assistito dal VAR solo in caso di un “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a:
- rete segnata / non segnata
- calcio di rigore / non calcio di rigore
- espulsione diretta (non seconda ammonizione)
- scambio d’identità quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato
L’assistenza del VAR riguarderà l’uso di replay dell’episodio. L’arbitro prenderà la decisione finale che può basarsi esclusivamente sulle informazioni del VAR e/o sulla revisione del filmato effettuata direttamente dall’arbitro “a bordo campo” nell’area di revisione.
Tranne che per un “grave episodio non visto”, l’arbitro (e, se del caso, gli altri ufficiali di gara “sul terreno”) deve sempre prendere una decisione (compresa la decisione di non sanzionare una potenziale infrazione); questa decisione non cambia a meno che non sia un “errore chiaro ed evidente”.
Revisioni dopo che il gioco è stato ripreso
Se il gioco è stato interrotto e ripreso, l’arbitro può solo effettuare una revisione e prendere la sanzione disciplinare appropriata, per un caso di identità errata o per un’infrazione potenziale da espulsione relativa a condotta violenta, all’atto di sputare, mordere o all’agire in modo estremamente offensivo e/o ingiurioso.
EQUIPAGGIAMENTO DELL’ARBITRO
Equipaggiamento obbligatorio:
- fischietto/i
- orologio/i
- cartellino/i rosso/i e cartellino/i giallo/i
- taccuino (o altro strumento per annotare i fatti di gara)
Altro equipaggiamento
Agli arbitri può essere consentito l’uso:
- di equipaggiamento per comunicare con gli altri ufficiali di gara –
bandierine elettroniche, auricolari, ecc. - EPTS o altro equipaggiamento per il monitoraggio e rilevamento della performance
Gli arbitri e gli altri ufficiali di gara “sul terreno” non possono indossare gioielli o ogni altra apparecchiatura elettronica, incluse telecamere.
RESPONSABILITA’ DEGLI UFFICIALI DI GARA
Un arbitro o un altro ufficiale di gara non può essere ritenuto responsabile per:
- alcun infortunio subito da un calciatore, da un dirigente o da uno spettatore
- alcun danno materiale di qualunque genere
- alcun danno subito da una persona fisica, da una società sportiva o non, da una impresa, da un’associazione o da qualunque altro organismo che sia imputabile ad una decisione presa in base alle Regole del Gioco o alle normali procedure previste per organizzare una gara, disputarla o dirigerla
Quanto sopra può riferirsi alla decisione:
- di consentire o di impedire lo svolgimento di una gara in conseguenza dello stato del terreno di gioco e del campo di gioco o in ragione delle condizioni meteorologiche
- di sospendere definitivamente una gara quali che siano i motivi
- relativa all’idoneità delle attrezzature e delle dotazioni del terreno di gioco e del pallone utilizzato durante la gara
- di interrompere o no una gara per ragioni imputabili alle interferenze degli spettatori o a problemi creatisi nelle zone riservate ai medesimi
- di interrompere o no il gioco per consentire che un calciatore infortunato sia fatto uscire dal terreno di gioco per ricevere le cure
- di richiedere che un calciatore infortunato esca dal terreno di gioco per ricevere le cure
- di consentire o di vietare ad un calciatore di indossare determinati indumenti o equipaggiamento
- per quanto possa rientrare nella sua competenza, di consentire o impedire a qualsiasi persona (compresi dirigenti di società o responsabili dello stadio, forze dell’ordine, fotografi o altri rappresentanti dei mezzi di comunicazione) di essere presenti in prossimità del terreno di gioco
Può, inoltre, riferirsi a tutte le altre decisioni assunte dall’arbitro in conformità con le Regole del Gioco o con i suoi doveri così come sono definiti nei regolamenti e nelle norme della FIFA, delle Confederazioni, delle Federazioni nazionali o degli organizzatori di una competizione sotto la cui responsabilità si disputa la gara.
DECISIONI UFFICIALI FIGC
Direzione delle gare ufficiali
- Le gare considerate ufficiali – o, comunque, autorizzate dalle Leghe, dalle Divisioni, dal SGS e dai Comitati – debbono essere dirette da un arbitro designato dal competente organo tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri. Soltanto per le gare delle categorie giovanili “esordienti” e “pulcini” possono essere ammessi ad esercitare la funzione arbitrale i dirigenti delle società.
- L’arbitro è tenuto a redigere il rapporto della gara e a provvedere, con esso, alla refertazione di quanto accaduto in occasione della gara dallo stesso diretta, allegando, pure, i rapporti degli altri ufficiali di gara eventualmente designati. Il rapporto di gara, con gli elenchi ed ogni altro allegato, deve essere inviato alla Lega o alla Divisione competente con le modalità previste, anche per via telematica, per il successivo inoltro agli Organi disciplinari.
Poteri e doveri dell’arbitro in ordine all’inizio, alla prosecuzione
o alla interruzione delle gare
- Durante la gara l’arbitro esercita i poteri che gli sono conferiti dalle “Regole del Gioco” e dalle “Decisioni Ufficiali della FIGC”.
- L’arbitro deve astenersi dall’iniziare o far proseguire la gara quando si verifichino fatti o situazioni che, a suo giudizio, appaiono pregiudizievoli della incolumità propria, dei propri assistenti o dei calciatori, oppure tali da non consentirgli di dirigere la gara stessa in piena indipendenza di giudizio, anche a seguito del lancio di oggetti, dell’uso di materiale pirotecnico di qualsiasi genere o di strumenti ed oggetti comunque idonei ad offendere. L’arbitro ha facoltà di far proseguire la gara, pro forma, esclusivamente per fini cautelativi o di ordine pubblico.
- È fatto obbligo all’arbitro di astenersi dal dare inizio o dal far proseguire la gara, qualora, anche al di fuori del verificarsi dei fatti o delle situazioni previste al precedente comma, si siano introdotte nel recinto di gioco persone la cui presenza non sia consentita dalle disposizioni federali. In tal caso, impregiudicato ogni successivo giudizio da parte degli organi disciplinari, la gara non iniziata o sospesa deve essere disputata secondo le disposizioni delle Leghe, delle Divisioni o dei Comitati competenti.
Altri doveri dell’arbitro
- È dovere dell’arbitro, come di ogni dirigente federale o di Società e di qualsiasi altro tesserato, informare senza indugio la Federazione di atti o fatti, compiuti da parte di chiunque, contro i principi della lealtà e della probità sportiva e che comunque non siano compatibili con le esigenze agonistiche e la regolarità delle competizioni sportive o con la dignità, il decoro ed il prestigio della Federazione.
Assenza dell’arbitro designato
- Se all’ora ufficialmente fissata per l’inizio di una gara, l’arbitro designato non è presente in campo, le due squadre debbono attenderlo per un periodo limite pari alla durata di un tempo previsto per la gara che deve essere disputata o per un tempo minore disposto dalla Lega, Divisione, Comitato o Settore di competenza.
Le due società interessate sono tenute ad attivarsi a partire da mezz’ora prima dell’orario fissato per l’inizio della gara per il reperimento di un altro arbitro, contattando il competente Organo Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri. - L’obbligo di contattare il competente Organo Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri per reperire un arbitro cui affidare la direzione della gara incombe tanto sulla società ospitante quanto su quella ospitata.
- Qualora non sia reperito un altro arbitro la gara non viene disputata.
- La società che rifiuti di accettare la direzione di un arbitro scelto con le modalità precedenti è considerata ad ogni effetto rinunciataria a disputare la gara.
- Spetta comunque all’arbitro originariamente designato, giunto in ritardo sul campo e disponibile per dirigere la gara che non ha ancora avuto inizio, la direzione della stessa. Restano validi gli adempimenti relativi al controllo ed alla identificazione dei calciatori, dei tecnici e degli accompagnatori eseguiti dall’arbitro supplente.
Comportamento dei calciatori sul terreno di gioco
- Prima di iniziare la gara, le squadre devono salutare il pubblico. I capitani devono salutare gli ufficiali di gara. Le squadre devono, altresì, osservare le modalità di saluto ad inizio e/o fine gara previste dalle Leghe, dalle Divisioni e dal SGS.
- Una gara non può essere iniziata o proseguita nel caso in cui una squadra si trovi, per qualsiasi motivo, ad avere meno di sette calciatori partecipanti al gioco.
- Non è consentito ai calciatori rivolgersi agli ufficiali di gara esprimendo apprezzamenti o proteste. II solo capitano, che è responsabile della condotta dei calciatori della propria squadra, ha diritto di rivolgersi all’arbitro, a gioco fermo o a fine gara, per esprimere, in forma corretta ed in modo non ostruzionistico, riserve o per avere chiarimenti.
- È stabilito che le squadre abbiano un capitano per l’intera durata della gara. Pertanto, l’arbitro deve assicurarsi che fino al termine della stessa i capitani siano tra i calciatori titolari. Nel caso di espulsione, sostituzione o qualora, comunque, non dovesse più prendere parte al gioco, il capitano sarà sostituito nella funzione dal vice capitano. Nel caso in cui, per sostituzioni o infortuni, nel corso della gara sia il capitano, sia il vice capitano, non fossero più presenti tra i calciatori titolari, il dirigente accompagnatore ufficiale dovrà designare un ulteriore calciatore titolare in qualità di capitano.
- È dovere del capitano coadiuvare gli ufficiali di gara ai fini del regolare svolgimento della gara e provvedere a reprimere ogni intemperanza dei calciatori della propria squadra. Eventuali infrazioni commesse dal capitano nell’adempimento del proprio compito comportano aggravamento delle sanzioni a suo carico.
Persone ammesse nel recinto di gioco
- Per le gare organizzate dalla LNPA, dalla LNPB, dalla Lega Pro e dalla DCF sono ammessi nel recinto di gioco, per ciascuna delle squadre interessate, purché muniti di tessera valida per la stagione in corso:
- un dirigente accompagnatore ufficiale;
- un medico sociale;
- il tecnico responsabile e, se la società lo ritiene, anche un allenatore in seconda, quest’ultimo previa autorizzazione del Settore Tecnico ai sensi delle vigenti norme regolamentari;
- un operatore sanitario ausiliario designato dal medico responsabile sanitario della società;
- i calciatori di riserva;
- per la sola ospitante, anche il dirigente addetto agli ufficiali di gara.
La presenza nel recinto di gioco di un allenatore tesserato e abilitato dal Settore tecnico per la conduzione della squadra è obbligatoria per entrambe le squadre in occasione delle gare organizzate dalla LNPA, dalla LNPB, dalla Lega Pro e delle gare di Serie A femminile, eccezion fatta per le gare del Campionato Primavera e del Campionato Berretti. L’inosservanza di tale obbligo, con eccezione per le gare di Serie B femminile e di Coppa Italia femminile che sono successivamente regolate, comporta il mancato inizio della gara, con gli effetti previsti dall’art. 53, comma 2 delle NOIF, salva la sussistenza di una causa di forza maggiore comprovata dalla società e certificata dalla Lega di competenza o dalla Divisione Calcio Femminile, che ne daranno comunicazione all’arbitro. L’inosservanza di tale obbligo nelle gare di Serie B femminile e di Coppa Italia femminile deve essere segnala nel rapporto di gara, ai fini della irrogazione di sanzioni disciplinari. La presenza nel recinto di gioco del medico sociale o di altro medico autorizzato dal Settore Tecnico è obbligatoria per entrambe le squadre in occasione delle gare organizzate dalla LNPA, dalla LNPB, dalla Lega Pro e delle gare di Serie A femminile, eccezion fatta per le gare del Campionato Primavera e del Campionato Berretti. L’inosservanza di tale obbligo comporta:
- per la squadra ospitante il mancato inizio della gara, con gli effetti previsti dall’art. 53, comma 2 delle NOIF, salva la sussistenza di una causa di forza maggiore comprovata dalla società e certificata dalla Lega di competenza o dalla Divisione Calcio Femminile, che ne daranno comunicazione all’arbitro;
- per la squadra ospite l’applicazione della sanzione dell’ammenda, salva la sussistenza di una causa di forza maggiore comprovata dalla società e certificata dalla Lega di competenza o dalla Divisione Calcio Femminile, che ne daranno comunicazione all’arbitro.
Per tutte le altre gare, ivi comprese quelle del Campionato Primavera e del Campionato Berretti, è obbligatoria la presenza nel recinto di gioco del medico sociale della squadra ospitante. La violazione di tale obbligo deve essere segnalata nel rapporto di gara, ai fini della irrogazione di sanzioni disciplinari.
- Per le sole gare della LNPA, accanto o dietro la panchina possono essere aggiunti fino a 8 posti supplementari. Per le sole gare delle altre Leghe professionistiche e della DCF, accanto o dietro la panchina possono essere aggiunti fino a 5 posti supplementari riservati a tesserati e/o altro personale della società in grado di fornire alla squadra nel corso della partita assistenza tecnica nelle attività di loro esclusiva competenza, ferma restando la responsabilità oggettiva della società per la loro condotta.
In nessun caso possono sedere sulla panchina aggiuntiva, ad alcun titolo, altri calciatori tesserati in aggiunta a quelli iscritti nell’elenco di gara.
Le generalità delle persone occupanti la panchina aggiuntiva devono essere inserite nell’elenco di gara, con la specificazione delle funzioni di competenza di ciascuna di esse, con l’indicazione del relativo numero di tessera o degli estremi del documento di identità. Per lo svolgimento di funzioni proprie dei tecnici di cui all’art.16 del Regolamento del Settore Tecnico, possono sedere sulla panchina aggiuntiva esclusivamente soggetti iscritti nei rispettivi albi o ruoli del medesimo Settore.
Le persone destinate a sedere sulla panchina aggiuntiva devono, se non tesserate, sottoscrivere una dichiarazione con la quale si obbligano verso la FIGC alla osservanza dello Statuto e dei regolamenti Federali e si impegnano a riconoscere la piena e definitiva efficacia di qualsiasi provvedimento adottato nei
loro confronti dalla FIGC, dai suoi organi o soggetti delegati, nella materie comunque riconducibili allo svolgimento dell’attività federale. - Per le gare organizzate dalla LND in ambito nazionale sono ammessi nel recinto di gioco, per ciascuna delle squadre interessate, purché muniti di tessera valida per la stagione in corso:
- un dirigente accompagnatore ufficiale;
- un medico sociale;
- il tecnico responsabile e, se la società lo ritiene, anche un allenatore in seconda, purché anch’esso in possesso dell’abilitazione richiesta per la conduzione della prima squadra e previa autorizzazione del Settore Tecnico ai sensi delle vigenti norme regolamentari;
- un operatore sanitario ausiliario designato dal medico responsabile sanitario della società;
- i calciatori di riserva;
- per la sola ospitante, anche il dirigente addetto agli ufficiali di gara.
La presenza nel recinto di gioco del medico sociale della squadra ospitante è obbligatoria. La violazione di tale obbligo deve essere segnalata nel rapporto di gara ai fini della irrogazione di sanzioni disciplinari a carico della società.
- Per le gare dilettantistiche e giovanili organizzate in ambito regionale dalla LND sono ammessi nel recinto di gioco, per ciascuna delle squadre interessate, purché muniti di tessera valida per la stagione in corso:
- un dirigente accompagnatore ufficiale;
- un medico sociale;
- il tecnico responsabile e, se la società lo ritiene opportuno, anche un allenatore in seconda, purché anch’esso in possesso dell’abilitazione richiesta per la conduzione della prima squadra e previa autorizzazione del Settore Tecnico ai sensi delle vigenti norme regolamentari;
- un dirigente, esclusivamente per i campionati per i quali non è previsto l’obbligo di un allenatore abilitato dal Settore Tecnico, un operatore sanitario ausiliario designato dal medico responsabile sanitario della società;
- i calciatori di riserva;
- per la sola ospitante, anche il dirigente addetto agli ufficiali di gara.
- Per le gare organizzate dalla LND in ambito nazionale e per quelle dilettantistiche regionali e giovanili, accanto o dietro la panchina possono essere aggiunti fino a 2 posti supplementari riservati all’allenatore dei portieri e al preparatore atletico in possesso dell’abilitazione, tesserati dalla società e in grado di fornire alla squadra nel corso della partita assistenza tecnica nelle attività di loro esclusiva competenza, ferma restando la responsabilità oggettiva della società per la loro condotta. In nessun caso possono sedere sulla panchina aggiuntiva, ad alcun titolo, altri calciatori tesserati in aggiunta a quelli iscritti nell’elenco di gara.
Le generalità delle persone occupanti la panchina aggiuntiva devono essere inserite nell’elenco di gara, con la specificazione delle funzioni di competenza di ciascuna di esse, con l’indicazione del relativo numero di tessera. - Possono, inoltre essere ammessi nel recinto di gioco, in base alle disposizioni impartite dalle Leghe, dalle Divisioni, dai Comitati o dal SGS, i barellieri, i raccattapalle, i fotografi, i tele-operatori autorizzati dalla Società ospitante, responsabile del loro comportamento.
- Tutte le persone ammesse a prendere posto nelle panchine, poste all’interno del recinto di gioco, devono essere identificate dall’arbitro mediante apposita tessera che attesta la qualifica o, laddove non prevista, da documento di riconoscimento personale.
- II dirigente indicato come accompagnatore ufficiale rappresenta, ad ogni effetto, la propria società.
- Le persone ammesse nel recinto di gioco debbono prendere posto sulla panchina assegnata a ciascuna squadra, hanno l’obbligo di mantenere costantemente un corretto comportamento, e quindi anche di non utilizzare un linguaggio offensivo, ingiurioso, minaccioso o blasfemo. L’arbitro esercita nei loro confronti i poteri disciplinari a lui conferiti.
- In caso di comportamento passibile di espulsione del medico sociale, lo stesso deve tenersi a disposizione nell’area tecnica, fino al termine della gara, per eventuali interventi ai calciatori infortunati.
- Nel recinto di gioco, alle persone ammesse ai sensi dei commi 1, 1bis, 2 e 2bis, è vietato fumare durante lo svolgimento di una gara. L’arbitro inviterà gli eventuali trasgressori a cessare la violazione del divieto e, in caso di rifiuto o recidiva, provvederà ad espellerli dal recinto di gioco.
- I Dirigenti Federali che siano anche Dirigenti di società che militano in ambito di LNPA e LNPB, non possono in alcun caso svolgere funzioni di accompagnatore ufficiale o di addetto agli ufficiali di gara durante lo svolgimento delle gare in cui sia impegnata una squadra della loro società. I Dirigenti Federali che siano anche dirigenti di società che militano in ambito di Lega Pro e di LND, non possono in alcun caso svolgere funzioni di accompagnatore ufficiale o di addetto agli ufficiali né essere presenti nel recinto di gioco durante lo svolgimento delle gare in cui sia impegnata una squadra della loro Società. L’arbitro non può, peraltro, allontanare dal recinto di gioco dirigenti federali che siedano in panchina ma dovrà limitarsi a farne menzione nel rapporto di gara.
Tutela dell’ordine pubblico in occasione delle gare
- Le Società hanno il dovere di accogliere cortesemente e di ampiamente tutelare i dirigenti federali, gli ufficiali di gara e le comitive delle Società ospitate prima, durante e dopo lo svolgimento della gara.
- Le Società sono responsabili del mantenimento dell’ordine pubblico nei propri campi di gioco e del comportamento dei loro sostenitori anche nei campi diversi dal proprio.
- È vietato introdurre e/o utilizzare negli stadi e negli impianti sportivi materiale pirotecnico di qualsiasi genere, strumenti ed oggetti comunque idonei ad offendere, disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni oscene, oltraggiose, minacciose, incitanti alla violenza o discriminatorie per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, ovvero configuranti propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.
- Le Società hanno l’obbligo di adottare tutti i provvedimenti idonei ad impedire che lo svolgimento della gara sia disturbato dal suono di strumenti che comunque rechino molestia, dal lancio e dallo sparo di materiale pirotecnico di qualsiasi genere e che durante la gara si verifichino cori, grida ed ogni altra manifestazione espressiva di discriminazione per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, ovvero configuranti propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori nonché di far rimuovere, prima che la gara abbia inizio, qualsiasi disegno o dicitura in qualunque modo esposti, recanti espressioni oscene, oltraggiose, minacciose, incitanti alla violenza o discriminatorie per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, ovvero configuranti propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.
- Le Società, in occasione delle gare programmate nei propri campi di gioco, devono tempestivamente inoltrare richiesta alla competente autorità perché renda disponibile la forza pubblica in misura adeguata. L’assenza o l’insufficienza della forza pubblica anche se non imputabile alle Società, impone alle stesse l’adozione di altre adeguate misure di sicurezza, conformi alle disposizioni emanate dalla Lega o dal Settore di competenza.
- L’arbitro, ove rilevi la completa assenza di responsabili al mantenimento dell’ordine pubblico, può non dare inizio alla gara.
- Prima dell’inizio della gara, il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero, anche su segnalazione dei Collaboratori della Procura federale, o, in loro assenza, del Delegato di Lega, ove rilevi uno o più striscioni esposti dai tifosi, cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria di cui al comma 3 costituenti fatto grave, ordina all’arbitro, anche per il tramite del quarto ufficiale di gara o dell’assistente dell’arbitro, di non iniziare la gara. In caso di assenza delle predette figure, il provvedimento viene assunto dall’arbitro.
- Il pubblico dovrà essere informato con l’impianto di amplificazione sonora o altro mezzo adeguato, sui motivi del mancato inizio e verrà immediatamente invitato a rimuovere lo striscione e/o a interrompere cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria di cui al comma 3 che hanno causato il provvedimento. L’arbitro darà inizio alla gara solo su ordine del responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno o, in sua assenza, il provvedimento viene assunto dall’arbitro.
- Nel corso della gara, ove intervengano per la prima volta i fatti di cui al comma 6, l’arbitro, anche su segnalazione del responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno o dei Collaboratori della Procura federale e, in assenza di questi ultimi, del Delegato di Lega, dispone la interruzione temporanea della gara.
- L’arbitro comunica la interruzione temporanea della gara ai calciatori, i quali dovranno rimanere al centro del campo insieme agli ufficiali di gara. Il pubblico dovrà contemporaneamente essere informato con l’impianto di amplificazione sonora o altro mezzo adeguato, sui motivi che hanno determinato il provvedimento e verrà immediatamente invitato a rimuovere lo striscione e/o a interrompere cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria di cui al comma 3.
- Nel caso di prolungamento della interruzione temporanea, in considerazione delle condizioni climatiche ed ambientali, l’arbitro potrà insindacabilmente ordinare alle squadre di rientrare negli spogliatoi. La ripresa della gara potrà essere disposta esclusivamente dal responsabile dell’ordine pubblico di cui al comma 6 o, in sua assenza, dall’arbitro.
- Qualora il gioco riprenda dopo la interruzione temporanea di cui al comma 8 e si verifichino altri fatti previsti dal comma 6, il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno, anche su segnalazione dei Collaboratori della Procura federale e, in assenza di questi ultimi, del Delegato di Lega, può ordinare all’arbitro, anche per il tramite del quarto ufficiale di gara o dell’assistente dell’arbitro, di sospendere la gara. In caso di assenza delle predette figure, il provvedimento viene assunto dall’arbitro.
- L’arbitro comunica la sospensione della gara ai calciatori, i quali dovranno rimanere al centro del campo insieme agli ufficiali di gara. Il pubblico dovrà contemporaneamente essere informato con l’impianto di amplificazione sonora o altro mezzo adeguato, sui motivi che hanno determinato il provvedimento e verrà immediatamente invitato a rimuovere lo striscione e/o a interrompere cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria di cui al comma 3.
- Nel caso di prolungamento della sospensione disposta dal responsabile dell’ordine pubblico dello stadio di cui al comma 6, in considerazione delle condizioni climatiche ed ambientali, l’arbitro potrà insindacabilmente ordinare alle squadre di rientrare negli spogliatoi. La ripresa della gara potrà essere disposta esclusivamente dal responsabile dell’ordine pubblico di cui al comma 6 o, in sua assenza, dall’arbitro.
- Il non inizio, l’interruzione temporanea e la sospensione della gara non potranno prolungarsi oltre i 45 minuti, trascorsi i quali l’arbitro dichiarerà chiusa la gara, riferendo nel proprio rapporto i fatti verificatisi, e gli Organi di Giustizia Sportiva adotteranno le sanzioni previste dall’art. 17 del Codice di Giustizia Sportiva, ferma restando l’applicazione delle altre sanzioni previste dal codice di giustizia sportiva per tali fatti.
Assistenza agli ufficiali di gara
- Le Società devono curare che gli ufficiali di gara siano rispettati, impedendo ogni comportamento che possa lederne l’autorità ed il prestigio. Devono inoltre proteggerli prima, durante e dopo la gara per consentire loro di svolgere la funzione in completa sicurezza.
- Le Società ospitanti – o considerate tali – sono tenute a mettere a disposizione degli ufficiali di gara un dirigente incaricato all’assistenza dei medesimi. Nelle gare della LND in ambito regionale e del SGS tale incarico può essere conferito anche al dirigente designato come accompagnatore ufficiale. Il dirigente deve svolgere attività di assistenza agli ufficiali di gara anche dopo il termine della stessa e fino a quando i medesimi non abbiano lasciato il campo, salvo particolari casi che consiglino una più prolungata assistenza.
- La responsabilità di proteggere gli ufficiali di gara incombe principalmente alla Società ospitante – o considerata tale – e cessa soltanto quando i medesimi rinunciano espressamente alle relative misure fuori del campo di gioco. Alla protezione degli ufficiali di gara deve comunque concorrere, ove le circostanze
lo richiedano, anche la Società ospitata. - In caso di incidenti all’interno del campo di gioco, è fatto obbligo anche ai calciatori delle due squadre di dare protezione agli ufficiali di gara.
Commissari di campo
- Le Leghe, le Divisioni, il SGS ed i Comitati possono conferire a propri incaricati le funzioni di Commissario di campo perché riferiscano sull’andamento delle gare in relazione alla loro organizzazione, alle misure di ordine pubblico, al comportamento del pubblico e dei dirigenti delle due squadre. È esclusa dal rapporto dei Commissari di campo qualsiasi valutazione tecnica
sull’operato dell’arbitro. - I Commissari di campo, qualora lo ritengano opportuno, possono entrare nel recinto di gioco.
- In caso di necessità, i Commissari di campo devono concorrere ad assistere e tutelare gli ufficiali di gara ed intervenire presso i dirigenti delle Società perché garantiscano il mantenimento dell’ordine pubblico.
- Salvo il caso in cui rilevino l’esigenza di un loro diretto intervento, i Commissari di campo possono astenersi dal qualificarsi.
DOMANDE FREQUENTI
L’arbitro è tenuto a segnalare infrazioni alle norme di giustizia sportiva,
relative ad una gara, anche se si sono verificate lontano dalla sede della
gara stessa?
Si, dettagliatamente nel rapporto di gara.
Per un motivo qualsiasi, iniziata la direzione di una gara, l’arbitro non può portarla a termine. Può essere sostituito?
In linea generale, una volta iniziata la gara, la sostituzione dell’arbitro non è consentita per nessun motivo. In alcune gare o competizioni, il cui regolamento lo prevede, potrà essere sostituito da uno degli ufficiali di gara, all’uopo indicato.
Qualora un calciatore o un dirigente espulso si rifiuti di uscire dal recinto di gioco, come dovrà regolarsi l’arbitro?
Dovrà chiedere l’intervento del capitano della squadra e, se questi si dimostrasse concorde con l’espulso, rifiutandosi di dare esecuzione alle sue decisioni, adotterà nei suoi confronti il medesimo provvedimento, rivolgendosi poi al vice capitano.
Nel caso in cui anche questi si rifiutasse, l’arbitro sospenderà definitivamente la gara. La sospensione della gara dovrà essere decisa anche qualora, nonostante il fattivo interessamento del capitano o del vice capitano, il calciatore o il dirigente espulso si ostini a non voler uscire. In ogni caso, l’arbitro dovrà descrivere tutti i fatti accaduti in maniera dettagliata nel rapporto di gara.
Se, durante una gara, l’arbitro nota che una delle squadre cerca deliberatamente di perdere, potrà sospendere definitivamente la gara?
No, non potrà sospenderla, ma farà menzione del fatto nel rapporto di gara.
Il capitano di una squadra ha il diritto di contestare le decisioni
dell’arbitro?
No. Né il capitano, né gli altri calciatori hanno il diritto di protestare contro le decisioni dell’arbitro o degli altri ufficiali di gara.
L’arbitro inavvertitamente o per errore, emette un fischio. Come dovrà
regolarsi?
Il fischio dell’arbitro, di fatto, ha interrotto il gioco che dovrà essere ripreso con una sua rimessa.
L’arbitro è impossibilitato ad emettere tempestivamente il fischio per
interrompere il gioco. Come dovrà regolarsi?
L’arbitro dovrà far comprendere, con la voce e/o con i gesti, che il gioco deve intendersi interrotto e poi lo riprenderà secondo la motivazione dell’interruzione.
Quando e come deve essere applicato il “vantaggio”?
L’arbitro deve lasciar proseguire il gioco in presenza di un’infrazione, nei casi evidenti in cui ritiene che interrompendolo risulterebbe avvantaggiata la squadra che ha commesso l’infrazione stessa. Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2 secondi), l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale. Sia che interrompa il gioco o no, l’arbitro, se necessario, dovrà comunque assumere l’eventuale sanzione disciplinare del caso.
Come dovrà comportarsi l’arbitro se, con il pallone in gioco, un oggetto viene lanciato sul terreno di gioco dal pubblico oppure una persona diversa da quelle indicate negli elenchi entra nel recinto o sul terreno di gioco?
La presenza di un “corpo estraneo” (persona, animale, …) non determina di per sé l’obbligo di interrompere subito il gioco, se non quando rechi intralcio o turbi lo svolgimento della gara. Se l’arbitro interrompe il gioco per ripristinare la normalità, dovrà riprenderlo con una propria rimessa, dopo aver fatto allontanare, rivolgendosi al capitano della squadra ospitante, la persona o l’animale oppure aver fatto rimuovere l’oggetto; altrimenti provvederà alla prima interruzione di gioco. Qualora permanessero le condizioni di irregolarità, l’arbitro dovrà astenersi dal far proseguire la gara. Di quanto accaduto dovrà, in ogni caso, far menzione nel rapporto di gara.
Qualora una squadra rifiutasse di iniziare o di proseguire la gara, come dovrà regolarsi l’arbitro?
Dovrà accertarsi inequivocabilmente, rivolgendosi al dirigente e/o al capitano di detta squadra, della volontà di non disputare o di non proseguire la gara. Inviterà, in tal caso, il dirigente e/o il capitano a rilasciargli apposita dichiarazione scritta. In caso di rifiuto prenderà atto, possibilmente alla presenza degli assistenti se ufficiali, della sua dichiarazione e ne darà comunicazione ai responsabili della
squadra avversaria.
In caso di incidenti, quali sono le condizioni per le quali l’arbitro può sospendere la gara e quali per continuarne la direzione pro-forma?
L’arbitro deve astenersi dall’iniziare o far proseguire la gara qualora si verifichino fatti o situazioni che in concreto ritenga gravemente pregiudizievoli per la incolumità propria, per quella dei suoi assistenti o dei calciatori e/o tali da non consentirgli di dirigerla in piena indipendenza di giudizio. Prima di adottare tali eccezionali decisioni, l’arbitro – se le circostanze lo consentono – deve porre in essere tutte le misure disciplinari che sono in suo potere. Qualora tali circostanze non lo consentano o i provvedimenti assunti non conseguano il ripristino delle condizioni di normalità, l’arbitro deve sospendere definitivamente la gara o, se impossibile, continuarne la direzione pro-forma esclusivamente al fine di evitare il verificarsi di eventi di maggiore gravità.
Tale seconda decisione potrà essere comunicata, nel momento e nei modi più opportuni, agli altri eventuali ufficiali di gara e dovrà essere segnalata nel rapporto di gara, precisando esaurientemente i motivi che la hanno determinata, nonché il minuto esatto in cui la gara non è stata ritenuta più regolare.
Un calciatore è gravemente infortunato o colto da malore. Che cosa dovrà fare l’arbitro?
Interromperà subito il gioco e autorizzerà l’immediato intervento del medico per le cure del caso. Il gioco sarà ripreso con una rimessa dell’arbitro. Il fatto, soprattutto se determina la sostituzione del calciatore, deve essere menzionato, con dovizia di particolari, nel rapporto di gara.
A seguito di un violento tiro o di uno scontro fortuito, il portiere subisce una menomazione tale da rimanere impossibilitato a tentare di evitare la segnatura di una rete. Come dovrà regolarsi l’arbitro?
Se il pallone, immediatamente dopo l’infortunio del portiere, supera la linea di porta, convalida la rete. Diversamente, interromperà il gioco e lo riprenderà con una propria rimessa, dopo aver fatto soccorrere il portiere.
A seguito di uno scontro di gioco un calciatore rimane ferito e sanguina abbondantemente. Come si regolerà l’arbitro?
L’arbitro interromperà il gioco considerando tale calciatore gravemente infortunato e si comporterà di conseguenza.
Una delle persone ammesse a prendere posto nell’area tecnica (diversa dai calciatori di riserva e/o sostituiti) fuma durante lo svolgimento della gara. Come dovrà comportarsi l’arbitro?
Alla prima interruzione di gioco dovrà invitarla a cessare di fumare e, in caso di rifiuto o di recidiva, dovrà espellerla dal recinto di gioco.
L’arbitro è tenuto ad accompagnare le sue decisioni con segnalazioni?
Oltre alla gestualità codificata l’arbitro non è tenuto a rappresentare con gesti le proprie decisioni. Le sue indicazioni devono essere semplici, chiare, immediate e tese ad assicurare continuità al gioco.